Allerta conto corrente: ecco le nuove regole e le commissioni nascoste di cui devi sapere

Le commissioni nascoste rappresentano una delle maggiori fonti di costo per i titolari di conti correnti in Italia. Secondo le ultime indagini, il costo medio annuale di un conto bancario si attesta sui 90, 100 euro, ma questa cifra sottovaluta gli effetti delle spese occulte che molti clienti scoprono solo a consuntivo. Le banche hanno l’obbligo di comunicare trasparenza su tassi e commissioni, eppure questi costi rimangono difficili da tracciare nei fogli informativi. Imparare a riconoscere le principali voci di spesa nascoste è essenziale per evitare sorprese e proteggere il proprio bilancio familiare.

Le principali commissioni nascoste del conto corrente

Molti titolari di conti correnti non si accorgono di pagare decine di euro ogni mese per operazioni che considerano ordinarie. I costi nascosti emergono progressivamente dalle movimentazioni quotidiane, rendendo difficile comprendre l’effettivo peso economico della gestione del conto. Identificare queste voci è il primo passo per ridurre la spesa annuale e rinegoziare le condizioni contrattuali con la propria banca.

Interessi e commissioni su scoperto

Quando il saldo scende sotto zero, entrano in gioco i tassi di interesse sullo sconfinamento, che si attestano tra il 14% e il 22% sull’importo utilizzato. A questo si aggiunge la commissione di istruttoria veloce, un onere che le banche addebitano per verificare l’affidabilità del cliente prima di concedere lo scoperto, che varia da 15 a 75 euro per episodio. Nel trimestre successivo, subentra anche la commissione di massimo scoperto, calcolata in base alla punta massima di rosso raggiunta. Concordare anticipatamente un fido (scoperto autorizzato) con la banca consente di evitare questi costi aggiuntivi e ridurre significativamente la spesa complessiva.

Spese su bonifici e pagamenti online

I bonifici online standard sono spesso inclusi nei pacchetti bancari, ma bonifici in filiale, verso l’estero o di importi elevati possono costare fino a 10 euro per transazione. Anche i pagamenti attraverso sistemi come Pagopa (in sostituzione dei precedenti Mav) generano commissioni tra 1 e 2,50 euro per versamento, applicabili su tasse, multe e rette scolastiche. Alcune piattaforme alternative hanno azzerato queste commissioni, rendendo utile valutare soluzioni esterne per i pagamenti ricorrenti verso la pubblica amministrazione.

Prelievi e commissioni bancomatiche

I prelievi presso sportelli di altre banche possono comportare commissioni fino a 2,50 euro per operazione. Molti istituti hanno inoltre introdotto nuove soglie che rendono a pagamento i prelievi sotto determinati importi, trasformando un servizio gratuito in una voce di costo nascosta. Le spese annuali per le carte bancomat variano da banca a banca, così come gli eventuali costi di sostituzione o aggiornamento della carta, che possono raggiungere 30 euro.

Altre spese occulte e depositi minimi

Tra le voci spesso sottovalutate figurano le commissioni per deposito minimo, applicate quando il saldo del conto scende sotto una soglia prestabilita. Questa soglia può variare da 100 euro fino a 3.000 euro, a seconda del tipo di conto e dei vantaggi offerti. Compaiono inoltre spese di invio dell’estratto conto, canoni per il servizio di home banking, e commissioni per dati errati o incompleti (fino a 50 euro), addebitati quando si compilano i moduli in modo errato, ad esempio inserendo un IBAN sbagliato. L’imposta di bollo sul conto è evitata mantenendo una giacenza media inferiore a 5.000 euro in ciascun anno solare.

Come proteggere il proprio conto e richiedere rimborsi

Le banche devono rispettare obblighi di trasparenza su tassi, commissioni e spese secondo la normativa vigente. Quando vengono introdotte variazioni delle condizioni contrattuali, la banca deve notificarlo al cliente. È possibile richiedere il rimborso delle commissioni applicate in modo non trasparente raccogliendo la documentazione delle operazioni e contattando direttamente l’istituto di credito. In caso di diniego, si può ricorrere agli organismi di mediazione bancaria o rivolgersi a professionisti specializzati. Consultare regolarmente l’estratto conto del proprio conto corrente e confrontare le offerte di banche diverse consente di ridurre significativamente le spese complessive e individuare soluzioni più vantaggiose.

AmbulatorioPress

AmbulatorioPress

Articoli: 61

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *